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Primo post!

O anche Me, myself and hay!

Primo post. Primo blog. Prima tentazione di lasciar perdere tutto. Sta storia del blog, intendo. Chi mi conosce lo sa: sono uno di poche, pochissime parole. Non c’è nessun male a star zitti se non si ha niente da dire, e spesso trovo proprio di non reputare importante quel che mi passa in testa. Eppure un blog è condivisione, è racconto, è spunto: perché uno come me, che parla poco, che preferisce raccontare per immagini (se proprio deve…), dovrebbe scrivere e sperare pure di risultare interessante? Perché potrei anche raccogliere le mie memorie privatamente, diciamocelo.

E’ forse una moda, quella del blog, tra i fotografi (sedicenti tali)? Se anche fosse, non mi riguarda: mai seguita una moda, credo, in vita mia.
No, forse è per dare qualcosa di più, o restituire. Criptico? Certo. A volte esagero con la sintesi!
Fotografare è un’esperienza per molti aspetti: se ti fermi alla foto godi solo a metà; ebbene, dare qualcosa in più potrebbe effettivamente coincidere col racconto di parte di quelle esperienze, un po’ per evitare che cadano nel dimenticatoio, un po’ perché i piaceri sono più piacevoli se condivisi, un po’ per mania di grandezza… no, quest’ultima no, scherzavo, sono abbastanza arrogante da ritenermi modesto!
E per quanto riguarda il restituire? Beh, con tutto quello che ho appreso dalla rete grazie a volenterosi che hanno condiviso le loro esperienze, qualsiasi esse fossero… anche se non è solo quello. E’ un piccolo gesto di volontà, che magari interesserà pochi, ma che distacca dai soliti pensieri, le solite preoccupazioni, per dirla breve. Insomma, ho qualche aspettativa, e magari riuscirò davvero a pubblicare qualcosa di utile per qualcuno, ogni tanto.

Giusto per partire col piede giusto, parliamo di questa prima foto. Niente di che, ero in vena di autoritratto: cavalletto, un diaframma un pò chiuso per una buona profondità di campo, timer, forse un polarizzatore, pochi colori, poca roba a cui badare e soprattutto l’ora giusta. Ah beh, ed una posizione che creasse anche qualche ombra e qualche luce sul tappeto verde, son dettagli che attizzano! E non ero neanche incazzato, è che ho proprio quella faccia espressiva 😐

Direi che sono un mucchio di parole considerando che le ho scritte io, è ora di chiudere la ciabatta; se però fossi riuscito a incuriosirvi un minimo, o aveste voglia di fare due chiacchiere al volo, perché non venite a cercarmi anche su Facebook? O sugli altri social, dove ho sparso un altro po’ del mio operato: dovreste trovare facilmente i link sul sito. Ciao, vi aspetto!

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